Lavori da qualche anno e stai pensando a come iniziare ad accantonare del denaro per integrare la tua futura pensione? Hai lavorato tanti anni e pensi di meritarti un anno sabbatico? Oppure vorresti pianificare le giuste risorse economiche per il tuo viaggio oltreoceano? In questo articolo ti spiegheremo come si definiscono gli obiettivi finanziari a breve, medio e lungo termine e come definirne la priorità in base alle scadenze temporali e alle necessità personali.
Imparare a porsi i giusti obiettivi
Per prima cosa, è indispensabile comprendere se gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo siano adatti al periodo e alle necessità della nostra vita in quel determinato momento.
Ad esempio, risulta abbastanza improbabile, o comunque sarebbe poco appropriato, utilizzare il nostro denaro per investire in azioni e allo stesso tempo far fronte alle spese quotidiane (bollette, rate del mutuo o dell’affitto, ecc.) se possediamo una liquidità limitata in un determinato periodo.
Potremmo infatti ritrovarci nella condizione di non essere in grado di pagare le nostre spese, seppure avremmo pensato all’accrescimento del nostro portafoglio investimenti.
Per comprendere come si definiscono gli obiettivi finanziari a breve, medio e lungo termine, ponendosi i giusti obiettivi finanziari in determinati periodi della propria vita, occorre quindi conoscere in primis quali siano questi obiettivi.
Dal punto di vista del lessico finanziario, essi si suddividono in:
- obiettivi a breve termine (o liquidità)
- obiettivi a medio termine (o riserva)
- obiettivi a lungo termine (o previdenza)
Gli obiettivi a breve termine o liquidità
Gli obiettivi a breve termine non riguardano in realtà soltanto il denaro indispensabile per far fronte alle spese della quotidianità, ma comprendono anche il denaro messo da parte per costruire il “cuscinetto” che ci serve per affrontare i periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo, limitando lo stress economico e il rischio di ritrovarci senza liquidità.
Nei periodi di crisi, infatti, gli eventi come la perdita del lavoro, la cassa integrazione, la chiusura o il ridimensionamento della propria attività imprenditoriale, sono molto più frequenti rispetto ai momenti in cui l’economia risulta stabile, o comunque non risente degli effetti di una crisi.
Generalmente gli obiettivi a breve termine comprendono un lasso temporale che va da oggi ai prossimi sei mesi, periodo in cui è utile mettere da parte del denaro per sostenere le spese dei mesi a venire senza particolari preoccupazioni. In questo caso, infatti, la liquidità costituisce l’asset class corretto per gestire i nostri obiettivi di breve termine.
Gli obiettivi a medio termine o riserva
Tra gli obiettivi di medio termine possiamo annoverare, a titolo d’esempio, la caparra per l’acquisto della prima casa, oppure le tasse universitarie dei propri figli o le spese sostenute per un matrimonio. Insomma tutti quegli obiettivi che ci permettono di progettare il nostro futuro a breve termine.
Generalmente questi obiettivi coprono un arco temporale che va da oggi a dieci anni e richiedono strumenti di pianificazione diversi rispetto a quelli adottati per gli obiettivi a breve termine. Infatti nel caso degli obiettivi a medio termine, la sola liquidità può non essere sufficiente, in quanto anche se ben accumulata ma lasciata a se stessa e non utilizzata (ad esempio non investita) tende ad erodersi nel tempo e a perdere il potere d’acquisto, a causa dell’inflazione.
Obiettivi a lungo termine o previdenza
Porsi degli obiettivi a lungo termine vuol dire fondamentalmente intraprendere una strategia che ci consenta di arrivare ad una certa età (che si punta sia il prima prima possibile), per riuscire, tramite una corretta gestione degli investimenti fatti in precedenza, a coprire il gap pensionistico che si avrà al momento della pensione.
Cosa si intende per gap pensionistico? Si tratta della differenza tra lo stipendio percepito nel momento in cui si lavora e la pensione che, come sappiamo, non ha mai un valore uguale allo stipendio (spesso non arriva nemmeno al 50% di esso).
Gli obiettivi a lungo termine consentono di pianificare, da oggi a trent’anni, il modo più corretto per integrare quelle entrate che non ci vedremo più accreditate al momento della pensione. Seppure si tratta di obiettivi a lungo termine, che quindi possono essere percepiti come molto distanti da noi dal punto di vista temporale, è ugualmente importante iniziare a pianificarli da subito, mediamente dal momento in cui si inizia a percepire uno stipendio, naturalmente se non si hanno impellenze economiche a breve termine.
Obiettivi fondamentali e non fondamentali
Gli obiettivi a breve, medio e lungo termine sono le tre tipologie di obiettivi fondamentali a cui si dovrebbe sempre prestare attenzione, per una gestione consapevole e intelligente delle proprie risorse finanziarie. Tuttavia, qualora si riuscisse ad accumulare liquidità, perché magari si è stati particolarmente abili nel risparmiare denaro o nell’investire, è possibile naturalmente delineare quali siano per noi degli obiettivi non fondamentali, ma che ci consentono di toglierci degli sfizi in tranquillità, come acquistare una macchina nuova, pensare a un anno sabbatico, organizzare un viaggio particolarmente costoso, oppure comprare una seconda casa.
Anche in questo caso, resta fondamentale stabilire quali siano le proprie priorità, suddividendole in obiettivi fondamentali e non fondamentali, in quanto a volte anche gli obiettivi non fondamentali sottraggono una parte importante di liquidità, molto spesso non solo al momento dell’acquisto. Ad esempio, le uscite economiche a cui assisteremo nel momento dell’acquisto di un’auto costosa non si fermeranno soltanto al pagamento dell’auto stessa, ma comprenderanno anche la sua manutenzione, magari l’acquisto di un box in cui metterla al riparo, ecc.
Insomma, qualsiasi sia il momento della propria vita e qualsiasi sia la liquidità di cui si dispone, vale sempre la pena comprendere come si definiscono gli obiettivi finanziari a breve, medio e lungo termine, ponendosi degli obiettivi economici e finanziari chiari, definiti in un arco temporale preciso e coerenti con le proprie condizioni economiche. Questo non solo per far fronte agli eventuali “tempi bui”, ma anche, ad esempio, per togliersi i propri sfizi senza troppe preoccupazioni oppure pensare al futuro diminuendone il numero di incognite, almeno quelle economiche.